PODCAST - Nuovi farmaci e nuove indicazioni

Il 15 Settembre 2023 ripretinib ha ottenuto da parte di AIFA la rimborsabilità per il trattamento dei pazienti affetti da GIST in stadio avanzato precedentemente trattati con almeno tre linee di terapie antitumorali, incluso imatinib.



Sintesi

Il trattamento cardine dei tumori stromali gastrointestinali (GIST) metastatici o non resecabili è rappresentato dagli inibitori della tirosin-chinasi (TKI). Sono attualmente disponibili 4 TKI attivi contro le principali mutazioni a carico di KIT o di PDGFRA: imatinib in prima linea, sunitinib per la seconda linea, regorafenib in terza linea e avapritinib per i tumori con mutazione D842V di PDGFRA. Il trattamento con imatinib determina una risposta o controllo di malattia nell’80% dei casi. Malgrado ciò, circa il 50% dei pazienti va incontro a progressione entro 24 mesi (1). Sunitinib e regorafenib ottengono poi una sopravvivenza mediana libera da progressione di 5,6 mesi (2) e di 4,8 mesi (3), rispettivamente. Nei casi di insorgenza di resistenza alle terapie approvate o di interruzione delle stesse per motivi di tossicità, non erano disponibili ulteriori linee di trattamento fino allo sviluppo di ripretinib, un nuovo TKI in grado di superare tali meccanismi di resistenza.
Il 15 Settembre 2023 ripretinib ha ottenuto da parte di AIFA la rimborsabilità per il trattamento dei pazienti affetti da GIST in stadio avanzato precedentemente trattati con almeno tre linee di terapie antitumorali, incluso imatinib (4).
L’efficacia e la sicurezza di ripretinib in questo setting sono supportate dallo studio INVICTUS, trial di fase 3, multicentrico a 2 bracci, randomizzato, controllato con placebo, con 129 pazienti arruolati. Con una sopravvivenza mediana libera da progressione di 6,3 mesi per ripretinib rispetto a 1 mese per il placebo (HR 0,15), lo studio ha raggiunto il suo primary endpoint. È stato inoltre dimostrato un vantaggio in termini di sopravvivenza globale, con una mediana di 15,1 mesi per ripretinib rispetto a 6,6 per il placebo. Il profilo di tossicità è stato accettabile e compatibile con quello atteso (5).

Qual è la rilevanza pratica di questa novità? Per la prima volta in Italia è prescrivibile un farmaco in quarta linea (e oltre) per GIST avanzato che abbia dimostrato un vantaggio in sopravvivenza globale e libera da progressione rispetto al placebo. Il vantaggio in progression free survival si mantiene in tutti i sottogruppi di pazienti, inclusi quelli con ECOG performance status 1-2 e quelli che avevano già ricevuto almeno 4 precedenti linee di trattamento. Inoltre, l’uso di ripretinib è stato associato a un mantenimento della qualità di vita rispetto al placebo in cui si è osservato un deterioramento.

Bibliografia

  1. Casali PG, Zalcberg J, Le Cesne A, et al. Ten-year progression-free and overall survival in patients with unresectable or metastatic GI stromal tumors: long-term analysis of the European Organisation for Research and Treatment of Cancer, Italian Sarcoma Group, and Australasian Gastrointestinal Trials Group Intergroup phase III randomized trial on imatinib at two dose levels. J Clin Oncol 2017; 35: 1713–1720
  2. Demetri GD, van Oosterom AT, Garrett CR, et al. Efficacy and safety of sunitinib in patients with advanced gastrointestinal stromal tumour after failure of imatinib: a randomised controlled trial. Lancet 2006; 368: 1329–1338
  3. Demetri GD, Reichardt P, Kang YK, et al. Efficacy and safety of regorafenib for advanced gastrointestinal stromal tumours after failure of imatinib and sunitinib (GRID): an international, multicentre, randomised, placebo-controlled, phase 3 trial. Lancet 2013; 381: 295–302.
  4. Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) – Determina n. 577/2023.
  5. Jean-Yves Blay, César Serrano, Michael C Heinrich, et al. Ripretinib in patients with advanced gastrointestinal stromal tumours (INVICTUS): a double-blind, randomised, placebo-controlled, phase 3 trial. Lancet Oncol 2020; 21: 923–934.